Casa natale Toscanini si arricchisce di tre opere di Arturo Rietti

Tre lavori di alta valenza culturale e artistica, afferenti alla stretta cerchia famigliare del Maestro Toscanini. La consegna alla presenza del vicesindaco e assessore alla Cultura Lorenzo Lavagetto e dell’architetto Eugenio Gigliola

Donazione Rietti

Il patrimonio di Casa natale Toscanini si arricchisce grazie all’acquisto da parte del Comune di Parma di tre opere dell’artista Arturo Rietti (Trieste, 3 marzo 1863 – Fontaniva, 6 febbraio 1943): i tre lavori sono documenti significativi, di alta valenza culturale e artistica, afferenti alla stretta cerchia famigliare del Maestro Toscanini.

La consegna è avvenuta alla presenza del vicesindaco e assessore alla Cultura Lorenzo Lavagetto e dell’architetto Eugenio Gigliola, al Museo Casa natale Toscanini, che implementa così il suo prezioso patrimonio artistico a vantaggio dell’offerta culturale cittadina.

 

Le opere

Nel dettaglio, le opere sono: un ritratto a pastello del Maestro Enrico Polo, violinista, nato a Parma, amico e cognato di Arturo Toscanini, eseguito nel settembre 1908 ad Albissola Capo; un ritratto a pastello di Ida De Martini, cantante lirica, moglie di Enrico Polo e sorella di Carla De Martini, moglie di Arturo Toscanini, eseguito nel settembre 1908; una riproduzione su carta del ritratto ad olio datato 19 febbraio 1933 del Maestro Arturo Toscanini, che si trova attualmente al Museo Teatrale La Scala, con dedica autografa del Maestro Toscanini ai nipoti Anna e Walter Polo.

I due vivaci ritratti a pastello sono due inediti e si inseriscono nella apprezzata produzione ritrattistica dell’autore triestino verso il principio del XX secolo. Il suo stile si pone tra la Secessione Viennese e la Scapigliatura milanese, tra la maniera vaporosa di un Tranquillo Cremona e i guizzi plastici dello scultore Paolo Troubetzkoj di cui il Museo Casa natale Toscanini possiede una scultura che ritrae il compositore Alfredo Catalani. Rietti in quegli anni è uno dei ritrattisti più alla moda negli ambienti colti e cosmopoliti della Belle Epoque, tra Nord Italia ed Europa Centrale.

Le opere, riconducibili alla cerchia famigliare di Toscanini, provengono dalla eredità di Anna Polo (figlia di Enrico); passarono poi all’amica Maria Antonietta Seveso (vedova di Ruggero Astolfi, primo violino della Scala e "pupillo" di Toscanini), vennero infine ereditati dalla figlia Liliana Astolfi.

 

I beni sono stati ora acquistati dal Comune di Parma dall’ultimo proprietario che li possiede dal 1997.

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